Teoria politica dell’Integrazione europea alla luce della teoria della nascita

ABSTRACT

Con Istinto di Morte e Conoscenza, Massimo Fagioli (1972) pone le basi della teoria della nascita e con essa di una nuova antropologia. Pensieri nuovi – ‘fantasia di sparizione’ e ‘pulsione di annullamento’ – sono alla base di una vera e propria rivoluzione nell’ambito della psichiatria. Al contempo, il testo comporta una riflessione critica del Logos occidentale e di conseguenza un utile strumento di analisi critica dei fenomeni sociali e politici contemporanei. Per questo, a cinquant’anni di distanza dalla pubblicazione del libro, Istinto di Morte e Conoscenza appare uno strumento utilissimo di rilettura dei fenomeni politici della nostra contemporaneità, anche di quelli più recenti.

In questo quadro, l’obiettivo del presente lavoro è di rileggere l’integrazione europea, i suoi limiti e le sue potenzialità, alla luce della teoria della nascita già indicati in Istinto di Morte e Conoscenza e di usarli come pietra angolare per la comprensione di un processo politico tra i più rilevanti nell’ambito contemporaneo.

Nella prima parte del testo si propone una rassegna critica delle principali teorie applicate all’integrazione europea. Quest’ultimo fenomeno viene proposto come processo eminentemente politico da interpretare attraverso le lenti della teoria politica. L’analisi contrappone l’approccio federalista e liberale, da un lato; e quello detto della critical political economy dell’Unione europea (UE) dall’altro. I due approcci propongono letture largamente divergenti in merito alle fondamenta politiche e le conseguenze del processo d’integrazione.

La prima prospettiva teorica viene riassunta con riferimento ad alcuni contributi fondamentali del pensiero europeista (richiamando la ricostruzione diacronica offerta da Glencross, 2014) e leggendo criticamente alcuni contributi del pensiero politico federalista (in primis il manifesto di Ventotene di Spinelli & Rossi, 1944). Inoltre, si richiamano alcuni contributi della teoria post-funzionalista (tra gli altri Hooghe and Marks, 2014; Ferrera, 2020). A questi filoni teorici, viene contrapposta la letteratura della cosiddetta critical political economy che legata all’analisi originale di Alan Milward (1992) trova ispirazione in una pluralità di tradizioni: dalla teoria della regolazione (Aglietia &Orlean, 1982) al filone post-marxista e neo-Gramsciano (Cafruny & Reyner, 2007).

Nella seconda parte del saggio, si fa pieno uso del bagaglio teorico inserito in Istinto di Morte e Conoscenza al fine di illustrare l’evoluzione politica del continente europeo dopo il Secondo Conflitto Mondiale e la tragedia dell’Olocausto. individuano i concetti già al centro di Istinto e alla base della teoria della nascita: cecità, aggressività, invidia, contrapposte alla libido e alla sessualità. Questi concetti contribuiscono alla critica al Logos occidentale e alla (ri)definizione dei termini – uguaglianza, identità, diversità – che tanto contribuiscono all’individuazione delle categorie proprie della vita sociale e politica. Tale salto verso l’analisi critica del Logos occidentale permette di ricomprendere le letture per certi versi opposte presenti nella letteratura citata nella prima parte del testo e di dare una nuova lettura critica ma propositiva del processo d’integrazione europea. Il pensiero di Massimo Fagioli, e l’applicazione che lo stesso autore fa della teoria della nascita per criticare il pensiero filosofico di Heidegger e spiegare l’orrore della Shoah, sono il primo passo per la comprensione del tentativo – politico quanto economico – di costruzione dell’Europa unita. Quest’ultima si formalizza nella seconda metà del Novecento, ma in realtà ha le proprie radici in epoca ben più lontana. Tale interpretazione rende possibile l’individuazione del potenziale innovativo del processo d’integrazione, al pari dei limiti che ne segnano fin dall’inizio le battute d’arresto e i fallimenti che si susseguiranno nel corso della seconda metà del ventesimo secolo.

Nella terza parte del saggio, proprio il bagaglio di concetti e termini insiti nella teoria della nascita vengono ulteriormente applicati a fini, non solo della lettura critica dell’Unione europea per come si è realizzata, ma anche a fini prescrittivi per rileggere le più recenti sfide allo stesso progetto europeo (dalla crisi pandemica alla Guerra in Ucraina). Tali sfide vengono rilette in termini di ulteriori momenti critici per l’Europa (o meglio per ciò che l’Europa potrebbe essere) e per il progetto della sua integrazione politica.

Gli eventi più recenti parlano ancora una volta dei limiti dell’Unione europea e del suo fondamento antropologico. Al contempo, il pensiero di Massimo Fagioli, indica la strada per il superamento di tali limiti e per la definizione di una strategia alternativa che, rileggendo in chiave critica il Logos occidentale, getti le basi per una vera integrazione politica (ovvero costituzione di una comunità politica vera e propria o polity) che superi l’idea tradizionale del conflitto armato come unica soluzione alle contrapposizioni tra stati e leadership.

Il saggio fa esplicito riferimento a Istinto di Morte e Conoscenza e a ulteriori contributi (volumi, saggi e interviste) di Massimo Fagioli (tra gli altri Fagioli e Marramao, 2007). Al contempo, integra anche i riferimenti provenienti dalla letteratura filosofica e politologica contemporanea che hanno proposto letture originali dell’Unione europea – come superamento dei disastri della prima metà del Novecento – e della sua dimensione più propriamente politica.

Bibliografia 

  • Aglietia, M. & Orlean, A. (1982), La violence de Ia monnaie, Paris: PUF.
  • Cafruny, A. and Ryner, M. (2007) Europe at Bay: Neoliberal Hegemony and Transformation in Europe, Boulder, CO: Lynne Rienner.
  • Fagioli, M. (1972), Istinto di Morte e Conoscenza, (14° edizione del 2017), Roma: L’Asino d’Oro.
  • Fagioli, M. & Marramao, G. (2007), La caduta degli dèi filosofi. Incontro con Giacomo Marramao e Massimo Fagioli, Il sogno della farfalla, 16/3, 16-47.
  • Ferrera, M. (2018), Mass democracy, the welfare state and European integration: A neo-Weberian analysis, European Journal of Social Theory, 23/2, 165-183.
  • Glencross, A. (2014), The Politics of European Integration. Political Union or a House Divided?, Chichester: Wiley Blackwell.
  • Hooghe, L., & Marks, G. (2001), Multi-level governance and European integration. Lanham, MD: Rowman & Littlefield.
  • Milward, A. S. (1992). The European Rescue of the Nation-State. London: Routledge.
  • Spinelli, A. & Rossi, E. (1944), Il Manifesto di Ventotene, Milano: Mondadori.