Parole chiave: nascita, fantasia di sparizione, corpo, immagine
Nella storia della filosofia il corpo è stato considerato in diverse accezioni: come strumento o ricettacolo dell’anima (Pitagora, Platone, Aristotele), come aggregato di sostanze spirituali (Leibnitz), come uno dei due attribuiti della sostanza unica divina (Spinoza), come sostanza a sé, res extensa (Cartesio), come corpo-macchina, (de La Mettrie, Condillac), come forma di esperienza o modo di essere vissuto (Husserl), come forma di apertura percettiva del mondo (Meleau-Ponty).
In psicologia si è cercato di superare il dualismo cartesiano tra corpo e mente attraverso il concetto di schema corporeo, che è il risultato di sensazioni e percezioni e di una “costruzione mentale” che viene creata attraverso la rappresentazione che si ha del proprio corpo In medicina il corpo umano è definito come un sistema complesso composto da diversi tipi di cellule che formano i tessuti, a loro volta organizzati in organi ed apparati. Dall’ectoderma, oltre a derivare gli elementi cellulari che danno origine al tessuto nervoso, prendono origine le cellule dell’epidermide, la quale poi insieme al derma costituisce la pelle, che rappresenta l’organo che riveste il corpo.
In Istinto di morte e conoscenza Massimo Fagioli è stato il primo scienziato a scoprire che la cute del feto rimane in contatto con il liquido amniotico per nove mesi, e che questo comporta la stimolazione continua delle strutture recettoriali cutanee per tutta durata della gestazione, determinando l’acquisizione di una sensibilità che si differenzia dalla percezione. Alla nascita, come asserito da G.Edelman, avviene un cambiamento quantitativo, caratterizzato dalla perdita di circa il 70% dei neuroni, ma non solo. Massimo Fagioli, infatti, ha scoperto, attraverso il metodo deduttivo, che lo stimolo luminoso porta ad una reazione unitaria dell’organismo, che determina la comparsa di una nuova realtà, la mente umana.
Si realizza pertanto alla nascita, secondo Fagioli, una evidente trasformazione della realtà biologica del feto rispetto al corpo del neonato, il quale, con la fantasia di sparizione, acquisisce una realtà non materiale che è la realtà dell’immagine e della fantasia. L’immagine corporea che deriva dalla fusione della realtà biologica con l’immagine interna del bambino, emerge quindi a partire dalla nascita, e si sviluppa nel corso del primo anno di vita.
Si evidenzia pertanto come, grazie alla sua originale ricerca sulla nascita umana e sul primo anno di vita, Massimo Fagioli sia riuscito a dimostrare scientificamente che la scissione tra mente e corpo non è una realtà costituzionale dell’uomo.
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