“Quale è la teorizzazione di Fagioli rispetto alla nascita umana e alla malattia mentale?” “Forse, prima di tutto, dobbiamo definire cos’è la malattia mentale e la malattia mentale è una malattia della mente, che non colpisce l’organo cervello. Quello che si ammala è quello che le persone sentono e provano nei confronti degli altri. Il più delle volte, la malattia mentale non si vede, ma chi sta male lo sente”.
Così la psichiatra e psicoterapeuta Francesca Fagioli intervistata durante il Convegno internazionale per i cinquanta anni dalla prima pubblicazione di “Istinto di morte e conoscenza”, spiega in brevi ma densissime battute il significato della formulazione teorica della teoria della nascita umana elaborata dal Professor Massimo Fagioli.
Soffermandosi in particolare sul significato della “malattia mentale” e sul percorso di cura e guarigione, la Presidente del Consiglio Scientifico d’Indirizzo del convegno, ha invitato gli operatori del settore – psichiatri e psicologi – a non avere timore di affrontare anche patologie molto gravi perché, teorizzando una nascita fisiologica dell’essere umano, si può anche pensare ad una possibilità di psicoterapia, recuperando quello che si è perduto e quello che si pensa di non avere mai avuto.
Con uno sguardo molto attento ai giovani e alle emergenti “gravi patologie”, la Dottoressa Fagioli spiega come anche solo “mettersi nella strada di una possibilità di psicoterapia e di cura tante volte può portare a cose di cui anche noi poi restiamo stupiti”.