È possibile la psicoterapia nel Servizio Sanitario Pubblico in un Consultorio Adolescenti-Giovani?

ABSTRACT

L’esperienza decennale della Dott.ssa Maria De Vinci, medico-psicoterapeuta, basata sull’intervento psicologico rivolto ad adolescenti e giovani presso un Consultorio pubblico, ha evidenziato la possibilità di cura in relazione ad alcuni aspetti istituzionali della struttura stessa.

Ecco qui di seguito le principali caratteristiche che ne delineano la peculiarità.

– Il Consultorio familiare è gratuito. La gratuità della psicoterapia rende i giovani liberi: i giovani possono sviluppare la propria indipendenza rispetto alla famiglia di origine dal momento che non hanno un’autonomia economica. Se la cura è gratuita, chiunque se la può permettere. Concetto fondamentale per gli adolescenti e i giovani.

– Particolarmente significativo è l’intervento con i minorenni: lo psicoterapeuta, in quanto Pubblico Ufficiale e operatore di un Consultorio Pubblico, non ha, per Legge, l’obbligo di parlare con i genitori/adulti affidatari. Questo consente di intervenire con efficacia e tempestività anche in situazioni nelle quali è presente un’estrema conflittualità con le famiglie di appartenenza.

– L’accesso diretto al Consultorio, senza necessità di impegnativa e prenotazione, consente ai giovani di rivolgersi prontamente agli Operatori ai quali chiedere aiuto; gli interventi effettuati all’insorgere dei sintomi di malessere sono fondamentali per prevenire disturbi patologici più gravi.

– Infine l’Accoglienza messa in atto dall’équipe, opportunamente formata, del Consultorio, consente a tutti gli operatori di valutare in prima istanza la possibilità di intervento nel passaggio dall’ascolto, e dalla consulenza ad una vera e propria psicoterapia.

Bibliografia

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