Scritti e documenti su Istinto di morte e conoscenza dall’archivio di Massimo Fagioli (1970-1972)

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ABSTRACT

L’archivio di Massimo Fagioli, attualmente in fase di ricognizione e controllo propedeutici alla schedatura ed ordinamento a cura del laboratorio Archivio e documentazione della Fondazione Massimo Fagioli, ha rivelato, fin dal primo esame, la presenza di una documentazione manoscritta e cartacea di enorme interesse, non solo per gli studi di psichiatria e psicoterapia bensì per chiunque desideri studiare e approfondire le origini e gli sviluppi del pensiero teorico di Fagioli nel tempo. Sebbene siano disponibili da tempo ed abbiano una vasta diffusione, sia le opere edite che gli interventi pubblici dello psichiatra in formato audio, video, fotografico e cartaceo su quotidiani e riviste, tuttavia si ignorava finora la consistenza e la tipologia del suo archivio personale, ossia della documentazione, in particolare cartacea e manoscritta, prodotta e raccolta nel corso della sua attività di scienziato e di medico.

L’archivio copre un arco cronologico di oltre sessant’anni, dalla metà degli anni Cinquanta del secolo scorso fino alla scomparsa dell’autore nel 2017, e comprende corrispondenza, appunti e manoscritti di testi scientifici editi e inediti, relazioni presentate a convegni, oltre a stampe, ritagli di giornale, documentazione clinica, amministrativa e contabile sia personale che di alcuni degli istituti di cura in cui Fagioli si trovò a operare. Obiettivo del poster è presentare in anteprima una selezione di documenti originali e inediti, individuati in questa prima fase del lavoro, relativi alla pubblicazione della prima opera di Massimo Fagioli, Istinto di morte e conoscenza, edita nel gennaio del 1972, della quale nell’anno in corso ricorre il cinquantenario.

La sequenza documentaria proposta nel poster, lasciando la parola alle immagini dei manoscritti autografi dello psichiatra e alle didascalie che li accompagnano, ripercorre alcuni momenti immediatamente precedenti e di poco successivi alla pubblicazione del volume Istinto di morte e conoscenza. Tra le centinaia di note e appunti composti tra ottobre e dicembre 1970, i fogli scelti per il poster testimoniano del lavoro febbrile di elaborazione di alcuni dei nuclei teorici (“La neve”, “La fantasia”) che saranno sviluppati nel volume di Istinto, la cui stesura avvenne, come l’autore ha ricordato in molte occasioni, nelle ultime due settimane del 1970. La messa a punto del titolo del volume evidenziata in una bozza significativa e la cura con cui Fagioli scelse e trascrisse in inglese, poi tradusse in italiano, il passo di Shakespeare posto in epigrafe al volume, fanno emergere in filigrana come la stesura dell’opera, benché si fosse svolta in tempi molto rapidi, fu seguita e curata con grande scrupolo e passione scientifica. Infine due lettere di colleghi dei primi mesi del 1972 in risposta all’invio da parte di Fagioli del volume appena uscito (una delle quali è corredata dalla minuta dell’autore), offrono un saggio delle reazioni che l’uscita di Istinto di morte e conoscenza suscitò negli ambienti psicoanalitici a lui vicini.

 

Bibliografia

  • Fagioli M., Istinto di morte e conoscenza (1972), L’Asino d’oro edizioni, Roma 2017.
  • Barrera G., Gli archivi di persone, in Storia d’Italia nel secolo ventesimo. Strumenti e fonti, a cura di C. Pavone, vol. III Le fonti documentarie, Ministero per i beni e le attività culturali, Direzione generale per gli Archivi, Roma 2006, pp. 617-657.
  • Verdi O., Armando D., L’archivio di Massimo Fagioli: scritti e documenti dai primi anni Sessanta a Istinto di morte e conoscenza, in “Il Sogno della Farfalla”, v. 32, n. 4 anno 2022.