Psichiatria di transizione e teoria della nascita

ABSTRACT

L’ area della psichiatria di transizione (https://elearning.protransition.de/) è un tema toccato ancora solo marginalmente in Italia, e, con poche eccezioni, scarsamente discusso a livello istituzionale. In alcuni paesi europei, come la Germania, il dibattito disciplinare psichiatrico su questo ambito si è talmente sviluppato da portare all’ offerta di corsi di formazione, dai quali, peraltro, emergono chiare criticità cliniche, concettuali e epistemologiche rimangano non affrontate. Questo intervento cercherà pertanto di evidenziare il possibile contributo della teoria della nascita al superamento degli attuali limiti della Psichiatria di transizione.

Il termine “transizione1 2 3”, si è recentemente affermato in ambito psichiatrico per indicare la delicata fase di passaggio dalla psichiatria del bambino e dell’adolescente e quella dell’adulto con i relativi problemi di coordinamento e continuità assistenziale.

La fase di transizione comprende un’area che si estende dall’ adolescenza (ca. 14 anni di età) alla età adulta emergente (“emerging adulthood”, 25-30 aa circa), termine coniato dallo psicologo americano Jeffrey Arnett nei primi anni del 2000 per indicare la fase di passaggio dall’età giovanile a quella adulta4. Gli psichiatri che si occupano di psichiatria della transizione costituiscono un movimento ancora agli inizi e non istituzionalizzato, anche se in molti Paesi si sta iniziando la implementazione nel sistema di sanità pubblico5.

Come noto dagli albori della psichiatria e recentemente riscoperto dalla letteratura scientifica6, la maggior parte delle malattie psichiatriche anche gravi esordiscono in adolescenza. Nel contempo l’adolescente ha elevate risorse e un potenziale di recupero e un’elasticità mentale enorme.

Se consideriamo adolescenti con malattie mentali il passaggio all’età adulta è particolarmente impegnativo, poiché questi – a fronte di importanti sfide adattative e cambiamenti relazionali – hanno in media più difficoltà sociali e psicologiche di coping7 8 9.

In questo contesto, proprio per lo scisma ereditato dalla medicina somatica a cavallo dei 18 anni, gli adolescenti con una malattia mentale e un continuo bisogno di cure vengano trasferiti dai servizi dell’età evolutiva ai servizi di salute mentale per adulti, che risulta per molti aspetti lacunare rispetto al precedente.

In questo senso, il fatto che il sistema di assistenza pubblico si impegni per andare incontro al meglio alle esigenze, bisogni, e problematiche specifiche dell’adolescenza e della giovane età adulta è auspicabile10.

Inoltre, in Germania, a differenza dell’Italia, esiste per fortuna già una branca di psichiatria e psicoterapia per l’età infantile e giovanile, separata sia dalla neurologia infantile che dalla psichiatria adulti.

Se la nascita di una terza sottobranca può essere utile alla mobilizzazione di fondi pubblici e personale per ottimizzare l’offerta di assistenza, e una riforma strutturale più umanizzante nell’offerta dei servizi, anche ciò è auspicabile11. Tuttavia è necessaria una riflessione critica riguardante il rischio che questo non rappresenti una ulteriore frammentazione dell’offerta di cura12, nella quale si trasmetta l’idea di adolescente-animale strano con bisogni diversi e specifici rispetto alle altre fasce.

Conseguentemente, una definizione di adolescente e di adolescenza secondo la teoria della nascita (https://massimofagioli.com/teoria-della-nascita/)  potrebbe essere un importante arricchimento.

La psicopatologia del paziente depresso non cambia fondamentalmente a seconda dell’età13 14.  Diverso è l’intervento terapeutico15, perché vanno presi in considerazione il grado di maturità e di sviluppo, la dipendenza da genitori, i pari, la scuola etc.…, ovvero una serie di ambiti che non possono essere esclusi e spesso vengono direttamente coinvolti nel percorso terapeutico.

Ma nel lavoro quotidiano quanta influenza ha l’idea che il professionista anche molto specializzato ha dell’essere umano?

Ricordiamo il ragazzo schizofrenico protagonista della “Storia di un caso16”. Cosa sarebbe accaduto se avesse incontrato non lo scrittore di Istinto, che infatti come sappiamo è riuscito brillantemente a curarlo, ma uno psichiatra organicista?

Nell’intervista a Massimo Fagioli su Rai News 24 del 10 gennaio 200117 ho letto un’affermazione che mi pare la risposta perfetta a questa domanda.

<<La malattia mentale non è una malattia del cervello. È malattia dei rapporti interumani, degli affetti, delle immagini, dell’identità. È la mente, il pensiero ad ammalarsi. E come si cura? Con la psicoterapia>>.

Note

  1. Fegert, J.M., Hauth, I., Banaschewski, T., & Freyberger, H.J. (2017).  Übergang zwischen Jugend- Und Erwachsenenalter: Herausforderungen für die Transitionspsychiatrie, von DGKJP Und DGPPN. Zeitschrift für Kinder- Und Jugendpsychiatrie Und Psychotherapie, 45, 80 -85.
  2. Fegert, J.M., Streeck-Fischer, A., & Freyberger, H.J. (2009). Adoleszenzpsychiatrie: Psychiatrie Und Psychotherapie Der Adoleszenz Und Des Jungen Erwachsenenalters. Schattauer.
  3. Fegert, J.M., & Freyberger, H.J. (2017). Adoleszenz – Eine Lebensphase weitet sich aus. Herausforderungen an eine Psychologie und Psychopathologie des Transitionsalters. Psychotherapie im Dialog, 18(02), 16-22.
  4. Arnett, J.J. (2000). Emerging Adulthood. A Theory of Development from the Late Teens through the Twenties. American Psychologist, 55(5), 469-480.
  5. Signorini, G., Singh, S.P., Marsanic, V.B., Dieleman, G., Dodig-Curkovic, K., Franic, T., et al. (2018). The Interface between Child / Adolescent and Adult Mental Health Services: Results from a European 28-Country Survey. European Child & Adolescent Psychiatry, 27(4), 501-511.
  6. De Girolamo, G., Dagani, J., Purcell, R., Cocchi, A., & McGorry, P.D. (2012). Age of Onset of Men-Tal Disorders and Use of Mental Health Services: Needs, Opportunities and Obstacles. Epi-Demiology and Psychiatric Sciences, 21, 47-57.
  7. McLaughlin, K.A., Green, J.G., Gruber, M.J., Sampson, N.A., Zaslavxky, A.M. & Kessler, R.C. (2012). Childhood Adversities and First Onset of Psychiatric Disorders in a National Sam-Ple of US Adolescents. Arch Gen Psychiatry, 69(11), 1151-1160.
  8. Wille, N., Bettge, S., & Ravens-Sieberer, U. (2008). Risk and Protective Factors for Children’s and Adolescents’ Mental Health: Results of the BELLA Study. European Child & Adolescent Psy-Chiatry, 17(1), 133-14, n.d.)
  9. (Clark, C., Caldwell, T., Power, C., & Stansfeld, S.A. (2010). Does the Influence of Childhood Ad-Versity on Psychopathology Persist across the Lifecourse? A 45-Year Prospective Epidemi-Ologic Study. Annals of Epidemiology, 20(5), 385-394.
  10. Ivi, Nota 5.
  11. Cleverley, K., Rowland, E., Bennett, K., Jeffs, L., & Gore, D. (2020). Identifying Core Components and Indicators of Successful Transitions from Child to Adult Mental Health Services: A Scoping Review. European Child and Adolescent Psychiatry, 29(2), 107-121.
  12. Hickie, I.B., Scott, E.M., Cross, S.P., Iorfino, F., Davenport, T.A., Guastella, AJ., Naismith, S.L., Carpenter, J.S., Rohleder, C., Crouse, J.J., Hermens, D.F., Koethe, D., Markus Leweke, F., Tickell, A.M., Sawrikar, V., & Scott, J. (2019). Right Care, First Time: A Highly Personalised and Measurement-Based Care Model to Manage Youth Mental Health. The Medical Journal of Australia, 211(9), 3-46.
  13. Babajide, A., Ortin, A., Wei, C., Mufson, L., & Duarte, C.S. (2020). Transition Cliffs for Young Adults with Anxiety and Depression: Is Integrated Mental Health Care a Solution? Journal of Behavioral and Health Services Research, 47(2), 275-292.
  14. Kölch, M.G., Romanos, M., Roth-Sackenheim, C., & Schramm, E. (2020). Angst Und Depression in Der Transition – Desiderate Für Eine Verbesserte Versorgung Und Forschung: Ergebnisse Der Gemeinsamen Task-Force Transition von DGPPN Und DGKJ. Zeitschrift Für Kinder- Und Jugendpsychiatrie Und –Psychotherapie, 48(6), 429-433.
  15. Schraeder, K.E., & Reid, G.J. (2017). Who Should Transition? Defining a Target Population of Youth with Depression and Anxiety That Will Require Adult Mental Health Care. The Journal of Behavioral and Health Services Research, 44(2), 316-330.
  16. Fagioli, M. (1972), Istinto di morte e conoscenza (14th. ed.), Roma: L’Asino d’oro Edizioni, 2017, pp. 30-44.
  17. Di Pasquale, P., Ultim’ora. 10 Gennaio 2001. Intervista, Il Sogno della farfalla, 4, 2017,13-24.