Negazione e rifiuto

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ABSTRACT

Nel 1972, lo psichiatra Massimo Fagioli in Istinto di morte e conoscenza, scopre la dinamica della nascita umana all’origine della vita psichica; essa emerge dall’unione tra la sostanza cerebrale della retina, realtà biologica, e la luce. Tale dinamica sottende all’acquisizione del linguaggio, caratteristica specificamente umana. Il bambino vivendo in rapporto con l’altro essere umano, trasforma l’immagine dell’oggetto percepito in simbolo verbale 1, attraverso un processo psicolinguistico distintivo di tutti gli esseri umani 2.

Fagioli scrive: “Possiamo considerare il “No” come la forma pura della creazione del simbolo e cioè del pensiero verbale” 3.

La teoria della nascita, elaborata da Fagioli, consente di comprendere come la realtà affettiva del neonato, possa sentire un suono associato alla parola, intuendone il senso più profondo e la dinamica pulsionale corrispondente. I termini “Negazione” e “rifiuto” rimandano a due dinamiche psichiche opposte. “La formula del rifiuto dell’investimento sessuale è il ‘No’. La formula dell’istinto di morte e della negazione è il ‘Non è’” 4. Negli anni ’50 Noam Chomsky 5 sviluppa la Teoria innatista 6, dove ipotizza che ogni individuo, fin dalla nascita, possiede un dispositivo biologico innato specie-specifico, denominato Language Acquisition Device (LAD) 7, che permette al bambino di acquisire e produrre il linguaggio.

La teoria innatista non permette di distinguere la parola “Negazione” da quella di “Rifiuto”, che sono segni uditivi cui è associato un significato arbitrario e che spesso nel linguaggio comune risultano sovrapponibili. Nel 1925 Sigmund Freud afferma nell’opera “Die Verneinung” (“La Negazione”): “Il contenuto rimosso di una rappresentazione o di un pensiero può penetrare nella coscienza a condizione d lasciarsi negare” 8. La negazione sarebbe un meccanismo di difesa cosciente con cui un contenuto inaccettabile per la coscienza verrebbe dichiarato non vero. Per Fagioli la negazione è, invece, “la mentalizzazione dell’invidia, la trasformazione dell’odio in idea/immagine alterata” 9: una dinamica del pensiero senza coscienza che si è ammalato in rapporti umani deludenti, a partire dai primi anni di vita, per cui l’affetto di odio conduce ad un’alterazione dell’immagine non cosciente di quanto di valido è intuito nell’altro 10.

La scoperta di Fagioli è il cardine per la cura della malattia mentale, attraverso la psicoterapia e l’interpretazione del pensiero non cosciente delle immagini oniriche. “Tu come hai fatto a comprendere il linguaggio dei sogni che non ha la parola del linguaggio articolato? E la prima parola che giunge alla mente è: rivolta. Fu una rivolta che non era negazione ovvero vedere e pensare ciò che non è. E’ vedere ciò che è, nell’uomo, non umano, evidenziarlo con il linguaggio articolato e rifiutarlo” 11.

Il clinico, allora, partendo dal metodo medico, che sottende una diagnosi, una prognosi ed un’ipotesi di cura, instaura un rapporto di transfert con il paziente, in differenti setting con diverso gradiente di gravità clinica 12. In ogni contesto infatti, ospedaliero, ambulatoriale, di studio privato, il terapeuta fa diagnosi, ascoltando il linguaggio del paziente che racconta vissuti o immagini oniriche ed osservandone il movimento del corpo. La risposta, la cura, avrà come momento imprescindibile il colloquio, momento focale del rapporto terapeutico. Il linguaggio articolato cambierà in funzione della situazione terapeutica in cui cisi trova ad operare, da interventi maggiormente coercitivi fino all’interpretazione delle immagini oniriche, cogliendo sempre l’annullamento o la negazione del rapporto, rifiutando nel paziente il non umano, la malattia mentale 13.

 

Note

1 Cfr. Fagioli, M. (2010). Istinto di morte e conoscenza (1972). Roma: L’Asino d’Oro Edizioni, p. 221.

2 “In questo processo di verbalizzazione– scrive Fagioli – si perde l’immagine, l’immagine sparisce. Da questa sparizione[…] deriva un’altra acquisizione psichica, il pensiero verbale. L’acquisizione di simboli.[…] si ripete, ad un altro livello, quanto era accaduto alla nascita con la fantasia di sparizione che aveva creato l’immagine della situazione intrauterina. Questa volta la sparizione dell’immagine porta alla creazione del pensiero verbale”. Cfr. Ivi, p. 222.

3 Cfr. Fagioli, M. (2010). Istinto di morte e conoscenza (1972). Roma: L’Asino d’Oro Edizioni, p. 166.

4 Cfr. Fagioli, M. (2011). La marionetta e il burattino. Roma: L’Asino d’Oro Edizioni, p. 111.

5 Avram Noam Chomsky (Filadelfia, 7 dicembre 1928) è un filosofo, linguista, accademico, scienziato cognitivista, teorico della comunicazione, attivista politico e saggista statunitense. Docente emerito di linguistica al MIT(Massachusetts Institute of Technology), è riconosciuto come il fondatore della Grammatica generativo-trasformazionale, spesso indicata come il più rilevante contributo alla linguistica teorica del XX secolo. Froom:https://it.wikipedia.org/wiki/Noam_Chomsky

6 Cfr. Guasti, M.T. (2007), L’acquisizione del linguaggio. Un’introduzione. Milano: Raffaello Cortina Editore, pp. 54-57.

7 Con LAD (Language Acquisition Device) si fa riferimento ad un programma biologico, formato da una serie di regole grammaticali, che permettono di generare infinite frasi, a partire da un numero finito di parole acquisite con l’esperienza. Le unità del linguaggio possono essere combinate in ordini potenzialmente infiniti, per dare origine a significati diversi. Tra le proprietà del linguaggio evidenziamo: (1). Discretezza (suoni e parole hanno carattere discreto); Arbitrarietà (il rapporto tra segno e significato è convenzionale); (3). Creatività (la possibilità stessa di combinare elementi discreti in modi infiniti). Cfr. Ivi, pp. 5-7.

8 “Il contenuto rimosso di una rappresentazione o di un pensiero può penetrare nella coscienza a condizione di lasciarsi negare. La negazione è un modo di prendere conoscenza del rimosso, in verità è già una revoca della rimozione, non certo però un’accettazione del rimosso. Si vede come la funzione intellettuale si scinde qui dal processo affettivo”. Cfr. Freud, S. (1981). La negazione e altri scritti teorici (1925). Milano: Bollati Boringhieri, p.65.

9 Cfr. Colamedici, D., Masini, A., & Roccioletti, G. (2011). La medicina della mente. Roma: L’Asino d’Oro Edizioni, p.368.

10 Esemplificazione della negazione riportata da Fagioli nel corso di una lezione all’Università di Chieti. Cfr. Fagioli, “Ho sognato che questa bella figliola dalla camicia rossa era bassa, grassa e vecchia”10.  M. (2019). Das Unbewusste. L’inconoscibile. Lezioni 2003. Roma: L’Asino d’Oro Edizioni.

11 Cfr. Fagioli, M. (2018). Left 2015. Roma: L’Asino d’Oro Edizioni, p. 251

12 Amici,T., Di Gianfrancesco E., Giampà A. (2019).Urgenze in psichiatria come e quando intervenire. Roma: L’Asino d’Oro Edizioni.

13 Bilardi G., Solaroli S., Testa L., (2019). La psicoterapia. Cura e guarigione della malattia mentale. L’Asino D’Oro Edizioni.

 

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

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