Superare la violenza di genere: quale approccio psicoterapeutico?

2
ABSTRACT

La violenza di genere (in inglese “gender-based violence”, GBV) è un problema di salute pubblica profondamente diffuso. È stato dimostrato che la GBV ha profonde ripercussioni sulla società e sulla salute mentale e rappresenta una sfida globale per l’uguaglianza, l’equità e la libertà. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) riporta che mediamente, a livello globale, una donna su tre subisce nell’arco della vita violenza fisica o sessuale, nella maggioranza dei casi da parte del partner (IPV) o da parte di terzi1. I dati sul territorio italiano mostrano che il 31,5% delle donne trai 16 e i 70 anni è stato sottoposto alla GBV; in particolare il 20,2% ha subìto violenza fisica, il 21%violenza sessuale, il 5,4% stupri e tentati stupri2. Le donne vittime di omicidio volontario nell’anno2020 in Italia sono state 116. La rappresentazione grafica dei tassi degli omicidi per genere mostra come siano soprattutto gli uomini a essere stati meno coinvolti in 26 anni (1992-2018), mentre le donne vittime di omicidio sono rimaste complessivamente stabili3. Nella maggior parte dei casi, l’autore degli abusi è qualcuno noto alla donna, come il partner attuale o ex, oppure altri membri della famiglia4. Negli ultimi anni, in maniera più incisiva nel corso della pandemia da Covid-19, il numero degli episodi di violenza di genere è incrementato. Questo dato è stato rappresentato dall’indagine pubblicata nel luglio 2020 dalle stesse Nazioni Unite che hanno definito questo fenomeno “pandemia ombra”5. In questo contesto, anche in Italia, l’esplosione dei casi di violenza è stata sostanziale3.

L’Italia si è impegnata nel contrasto alla violenza di genere in quanto è uno dei paesi firmatari della Convenzione di Istanbul del 2011, il cui elemento principale di novità è stato il riconoscimento della violenza sulle donne come forma di violazione dei diritti umani e di discriminazione6, come a voler sottolineare l’universalità del fenomeno. Sono stati identificati vari fattori di rischio che espongono le donne a situazioni di violenza. In effetti, il 73% delle interessate era in condizioni di difficoltà socioeconomiche7. Inoltre, uno studio multinazionale dell’OMS ha rilevato che la GBV è più diffusa nei paesi a basso e medio reddito rispetto a quelli ad alto reddito. Tuttavia, questo report verosimilmente focalizza la sua attenzione su episodi di violenza fisica o sessuale, più chiaramente oggettivabile perché sono visibili segni fisici. È da considerare che nei paesi ad alto reddito la violenza di genere può manifestarsi in maniera più intensa in termini di violenza invisibile, in quanto prettamente di natura psicologica.

Viene riportato in letteratura che i problemi di salute mentale per i sopravvissuti alla GBV si verificano maggiormente all’interno di un contesto socioculturale di disuguaglianza, disumanizzazione e stigma8. Se dunque le vittime di violenza non vengono riconosciute e non ricevono un adeguato trattamento, possono avere un maggior rischio di sviluppare malattia mentale. E viceversa, i disturbi mentali aumentano il rischio di subire la GBV. Le donne vittime della GBV possono essere esposte ad un aumento della morbilità e mortalità, oltre che a rischio di recidiva della stessa violenza, in particolare per coloro che vivono la IPV9.In letteratura vengono indagate modalità di intervento di salute mentale che possono ridurre l’impatto della violenza da parte del partner e migliorare l’outcome delle sopravvissute. Interventi psicologici come la terapia cognitivo-comportamentale (CBT), la desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari (EMDR) e la psicoterapia interpersonale (IPT) hanno riportato esiti positivi per le sopravvissute a violenze sessuali da parte di persona non nota. In questi approcci, il miglioramento clinico è legato al fatto che la violenza è già cessata. Nei casi in cui le vittime vivono ancora nel contesto in cui hanno subito violenza, l’efficacia degli stessi è limitata9.

Degno di nota è un crescente numero di prove che suggerisce che gli interventi, condotti da para professionisti formati mediante brevi training, possono essere efficaci per i disturbi mentali comuni in questi contesti10. Tra i terapeuti in formazione, abilità aspecifiche (ad es. interesse, collaborazione, empatia e calore umano) contribuiscono come fattore indipendente ai risultati clinici dei pazienti11,in particolare per trattamenti brevi12. In altri studi viene riportato che affrontare la salute mentale degli uomini, in termini di esposizione a stressors ambientali, malessere psichico generale e questioni socioculturali, può ridurre la probabilità che la violenza venga perpetrata8.

Quest’ analisi risponde al crescente riconoscimento che la violenza di genere, in particolare psicologica, associata a carenze personali e di identità, può rimanere nascosta, invisibile, senza diventare mai fisica, a meno che non si ottengano gli strumenti per vederla nelle dinamiche di rapporto più profonde con l’altro13. Lo scopo di questa revisione è quindi quello di esaminare quali interventi psicoterapeutici vengono applicati nel campo vasto della GBV. Dalla ricerca è emerso che pochi autori hanno esaminato le prove di efficacia della psicoterapia dinamica individuale e soprattutto di gruppo. Nel complesso, i risultati degli interventi di salute mentale sono parziali nel prevenire e affrontare la violenza psicologica, oltre che nel consentire alla donna di uscire dalla spirale della violenza invisibile per realizzare scelte personali libere e un rapporto uomo-donna creativo e sano. In conclusione, sebbene alcuni interventi per le sopravvissute alla GBV abbiano mostrato prove di efficacia nella risoluzione a breve termine dei sintomi dei disturbi mentali correlati, sono necessarie ulteriori ricerche su interventi di psicoterapia dinamica individuale e di gruppo, incentrati sulla cura delle dinamiche inconsce di rapporto delle vittime attive e passive coinvolte nella spirale della violenza di genere.

Bibliografia

  1. OMS. Global, regional and national prevalence estimates for intimate partner violence againstwomen and global and regional prevalence estimates for non-partner sexual violence againstwomen. Violence against women Prevalence Estimates. 2018.
  2. ISTAT. La violenza contro le donne dentro e fuori la famiglia. [Online] 2015.https://www.istat.it/it/archivio/161716.
  3. Omicidi di donne. [Online] https://www.istat.it/it/violenza-sulle-donne/il-fenomeno/omicidi-di-donne.
  4. Ali P. Gender-based violence and the role of healthcare professionals. 2018, Nursing Open, 4-5.
  5. ISTAT. L’effetto della pandemia sulla violenza di genere. 2021.
  6. Lundin R, Armocida B, Sdao P, Pisanu S, Mariani I, Veltri A, Lazzerini M. Gender-based violenceduring the COVID-19 pandemic response in Italy. 2020, JoGH,1-4.
  7. García Y, Ferrás C, Rocha Á, Aguilera A. Design and acceptability of a psychosocial textmessaging intervention for victims of gender-based violence. 2019, Health Informatics Journal,1588-1594.
  8. Lakin DP, Garcìa-Moreno C, Roesch E Psychological Interventions for Survivors of IntimatePartner Violence in Humanitarian Settings: An Overview of the Evidence and ImplementationConsiderations. 2022, Int J Environ Res Public Health.
  9. Kirk L, Terry S, Lokuge K, Watterson JL. Effectiveness of secondary and tertiary prevention forviolence against women in low and low-middle income countries: a systematic review. 2017, BMCPublic Health.
  10. Singla, D.R., et al. Psychological Treatments for the World: Lessons from Low- and Middle-Income Countries. 2017, Annu Rev Clin Psychol, 149-181.
  11. Anderson T, Crowley ME, Himawan L, Holmberg JK, Uhlin BD. Therapist facilitative interpersonalskills and training status: a randomized clinical trial on alliance and outcome. 2015, PsychotherapyResearch, 1-19.
  12. Anderson T, Crowley ME, Himawan L, Holmberg JK, Uhlin BD Therapist facilitative interpersonalskills and training status: A randomized clinical trial on alliance and outcome 2016, Psychother Res,511-29.13. Fagioli M. Istinto di morte e conoscenza. Roma: L’Asino d’oro edizioni, 2017.
  13. ISTAT. Il numero delle vittime e forme della violenza. [Online] https://www.istat.it/it/violenza-sulle-donne/il-fenomeno/omicidi-di-donne.