Riflessioni sul Convegno per i 50 anni di “Istinto di morte e conoscenza”. Intervista a Marcella Fagioli

L’essere umano, venendo alla luce, non è scisso. Le dimensioni patologiche e distruttive non fanno parte della sua realtà, ma sono alterazioni legate a stati di malattia.

Muovendo da questo assunto cardine, Marcella Fagioli, Presidente del CSdI della Fondazione Massimo Fagioli, spiega il pensiero che ha dato vita alle due giornate di Convegno organizzato in occasione dei 50 anni dalla pubblicazione di “Istinto di morte e conoscenza” di Massimo Fagioli.

Il 18 novembre 2022, primo giorno della convention, è stato dedicato all’area tematica della “Psichiatria, psicoterapia e psicologia dell’età evolutiva”, in quanto “la teoria della nascita è uno strumento fondamentale per quanto riguarda la cura della malattia mentale”, quella che fa più paura e che tocca la stessa identità umana.

Il grande psichiatria che ha scoperto cosa accade quando nasciamo è stato anche un grande uomo e un grande pensatore “che non ha mai perso l’attenzione e l’interesse per gli esseri umani”. Non a caso nel secondo giorno del Convegno (19 novembre) si è discusso di “Contesti e implicazioni socioculturali”, perché al là della realtà biologica con i suoi processi esiste un’altra realtà che “è data dal pensiero, è data dagli affetti, è data dal comportamento, è data dal creare, è data dal parlare e dallo scrivere”